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La Usborne Publishing vince il premio Children’s Publisher of the Year 2020

In occasione del riconoscimento da parte dei British Book Awards Peter Usborne, fondatore e direttore esecutivo della Usborne Publishing, riflette sul periodo che stiamo vivendo.
Mi occupo di editoria per ragazzi da più di 50 anni e quando ho fondato la Usborne Publishing nel 1973 l’ho fatto perché volevo realizzare libri vivaci, avvincenti e coloratissimi – in una parola splendidi – che potessero lasciare il segno nella vita dei piccoli lettori. Sono onorato di svolgere questa professione e non passa giorno senza che qualcosa mi ricordi quanto sia fortunato. Adesso ho quasi 83 anni ma ogni mattina non vedo l’ora di mettermi al lavoro (anche se solo dallo studio di casa, come ho fatto negli ultimi mesi) per creare dei libri istruttivi che facciano divertire i bambini di tutto il mondo.
Siamo felicissimi di avere ricevuto il premio come Children’s Publisher of the Year, un premio assegnato dai più importanti esponenti del mondo dell’editoria inglese, soprattutto vista l’altissima qualità del lavoro dei nostri concorrenti. Per anni l’editoria per ragazzi è stata vista, a mio parere ingiustamente, come la Cenerentola del settore ma adesso che sta vivendo una vera e propria età dell’oro le cose stanno cambiando e io non potrei esserne più contento.
Dedico questo premio al mio incredibile staff, che include persone con le quali lavoro da anni. Sono grato per quello che fanno ogni giorno e per avere deciso di rimanere al mio fianco per così tanto tempo.
Questi ultimi mesi sono stati a dir poco fuori dal comune. La pandemia ha costretto molti di noi a lavorare da casa e diverse librerie indipendenti hanno chiuso. Abbiamo anche assistito alle proteste organizzate dal movimento Black Lives Matter in risposta all’uccisione di George Floyd a Minneapolis, la rivolta più importante a cui abbia mai assistito nella mia, ormai lunga, vita. Le parole dei manifestanti sono riuscite a risvegliare il mondo dell’editoria dal suo torpore, inclusi noi della Usborne, e a farci aprire gli occhi sulle ingiustizie e le disuguaglianze che affliggono le comunità di colore in tutto il mondo. È una situazione inaccettabile e ognuno di noi ha il dovere di fare la sua parte per cambiarla.
Peter Usborne, fondatore e direttore esecutivo della Usborne Publishing.
Quindi, seppur pieni di gioia, è con il cuore pesante che accettiamo questo premio. In casa editrice teniamo sempre gli occhi e le orecchie bene aperti per essere sicuri di adempiere al meglio ai nostri doveri e, per quanto riguarda il versante dell’inclusività e della diversità, ci siamo resi conto di avere ancora tanta strada da fare. “Facciamolo meglio” è da sempre il mio motto e su questi aspetti dobbiamo certamente migliorare.
Stiamo rivedendo il modo in cui gestiamo l’azienda sotto diversi punti di vista, dall’assunzione e la formazione del personale, alla selezione dei progetti di sostegno alle scuole passando, ovviamente, per la realizzazione dei progetti editoriali. È una questione di primaria importanza che richiede un intervento immediato, efficace e prolungato nel tempo. Siamo consapevoli delle responsabilità che gravano su di noi in quanto casa editrice per bambini ed è proprio per questo che intendiamo sfruttare al meglio l’impatto che possiamo avere sulla società.
Una convinzione sulla quale in tutti questi anni non mi sono mai dovuto ricredere è che i bambini sono davvero eccezionali: le loro capacità di scoprire cose nuove, di imparare e crescere è davvero fenomenale. Mi sono sempre assicurato che i libri Usborne non avessero un tono condiscendente, che non parlassero ai lettori dall’alto in basso o sminuissero la loro intelligenza. Voglio che i nostri libri stimolino la curiosità dei bambini e li spingano a farsi domande sul mondo che li circonda e su argomenti importanti come l’onestà, la diversità e l’accettazione. Dimostrarci curiosi, premurosi e gentili è la cosa migliore che possiamo fare per i nostri figli.
È difficile dirlo senza risultare banali ma i bambini sono il futuro e per sviluppare appieno il loro potenziale hanno bisogno di libri straordinari. Essere un editore di un settore chiave come quello della letteratura per l’infanzia è un’enorme responsabilità di cui sono sempre stato consapevole.
Il premio come Children’s Publisher of the Year ci riempie di orgoglio ma ancora più importante è quello che riusciremo a realizzare in futuro: lavorare per creare libri che riflettano il mondo in cui viviamo, con tutte le sue sfumature, e che diano ai bambini la forza e il coraggio di cambiarlo.
Peter Usborne
Al di là del programma editoriale, i giudici sono rimasti molto colpiti dalla filosofia aziendale della Usborne per quanto riguarda soprattutto la gestione del personale: salari al di sopra della media del settore, benefit interessanti, mesi sabbatici e uno sviluppo della carriera trasparente rendono l’azienda un luogo di lavoro che in pochi sembrano volere lasciare. La Usborne Academy offre a ragazzi provenienti dai contesti più diversi una prima esperienza nel mondo dell’editoria grazie ad un tirocinio di una settimana interamente retribuito e la Usborne Foundation finanzia importanti progetti di alfabetizzazione.Commenti della giuria