- Dietro le quinte della Usborne
Perché i fumetti sono così appassionanti?

I fumetti hanno conquistato un posto speciale nel cuore di bambini e adulti. Russell Punter spiega perché anche i lettori più riluttanti tendano ad appassionarsi ai fumetti e racconta com’è stato adattare Alice nel Paese delle Meraviglie per questo pubblico.
Alice nel Paese delle Meraviglie è stato uno dei libri che mi è piaciuto di più trasformare in fumetto. Gli eccentrici personaggi creati da Lewis Carroll sembravano essere fatti apposta per questo genere e Simona Bursi, con le sue illustrazioni, è riuscita a dar loro vita in una maniera che non mi sarei mai aspettato. Spero che questo libro possa fare appassionare le nuove generazioni al pazzo mondo del Paese delle Meraviglie.
Secondo gli ultimi dati, le vendite dei fumetti, soprattutto quelli destinati ai giovanissimi, hanno raggiunto cifre da record. Sembra che la ragione vada ricercata nel fatto che chi è abituato a fare le maratone di serie televisive preferisca leggere una storia a fumetti tutti d’un fiato piuttosto che aspettare una settimana per scoprire cosa succederà. I nostri fumetti, nonostante facciano parte di una collana, sono tutti autoconclusivi.
Russell Punter
Molti dei più accaniti lettori appartengono alla schiera di coloro che hanno difficoltà ad appassionarsi ai romanzi più tradizionali. I fumetti non richiedono di doversi soffermare su pagine e pagine piene di descrizioni minuziose ma vanno dritto all’azione, perfetti per la generazione cresciuta con Instagram e Twitter. È l’aspetto visivo dei fumetti il segreto del successo di questo genere. Le illustrazioni più riuscite sono quelle che rafforzano gli aspetti drammatici della storia, che riescono a trasmettere emozioni, riprodurre sequenze di eventi e descrivere l’atmosfera dei luoghi senza l’aiuto del testo scritto.


Uno dei lati positivi degli adattamenti dei testi classici al linguaggio immediato e vivace dei fumetti è che questi lavori rendono i romanzi del passato molto più allettanti, e non solo per chi non è appassionato di lettura. Per esempio, molti pensano di conoscere la storia de I tre moschettieri ma quanti hanno davvero letto tutte le 600 e rotti pagine dell’originale? (Io sì ma solo perché ero pagato per farlo. Dai un’occhiata alla mia versione a fumetti per scoprire come me la sono cavata.) La maggior parte di noi conosce queste storie perché ha visto le serie televisive o i film tratti dai romanzi, ovvero dei fumetti portati in scena da attori professionisti. A ben pensarci molti fumetti non sono altro che dei bignami dei classici della letteratura. Ciò detto, mi piace pensare che possano spingere qualche lettore a dare una chance anche al romanzo originale.
Nonostante molti dei dialoghi di Alice nel Paese delle Meraviglie abbiano un che di surreale, io ho sempre pensato che il loro significato fosse tutt’altro che oscuro per cui ho apportato pochissime modifiche al testo. In più il ritmo della narrazione è molto serrato e le poche descrizioni presenti sono brevi e concise. Probabilmente non lo sapeva, ma Lewis Carroll ha di fatto scritto la sceneggiatura perfetta per un fumetto
Spero che vi divertiate a leggere il mio Alice nel Paese delle Meraviglie a fumetti tanto quanto mi sono divertito io a realizzarlo.